La pianificazione strategica permette di trasformare le informazioni in scelte strategiche e prefigurare il percorso lungo cui indirizzare l’impresa.
Primo fondamentale passo è l’analisi di mercato attraverso la quale è possibile individuare il potenziale vantaggio economico che deriva dall’intercettare un determinato bisogno (acquisto di un bene o prestazione di un servizio). Per l’analisi ci si affida solitamente a fonti attendibili quali Camera di Commercio, Istat, Eurostat, Ministero dello Sviluppo Economico e Confindustria, nonché riviste di categoria. In altri casi si possono condurre specifiche ricerche o rivolgersi ad agenzie specializzate in indagini tra potenziali clienti, fornitori e consumatori finali per ottenere interessanti spunti di riflessione.
Nelle ricerche di mercato particolare attenzione va posta a tutti quei fattori che possono avere rilevanza sullo sviluppo dell’azienda: andamento dell’economia, inflazione, legislazione nazionale e comunitaria, qualità dei prodotti, dinamica della popolazione e così via.
Tali fattori prendono nome di PEST (Politica, Economia, settore Sociale, demografico e culturale , Tecnologia e innovazione). In tale ambito particolare rilievo assume,per la pianificazione strategica, l’analisi SWOT dei punti di forza (Strenghts), debolezze (Weaknesses), opportunità (Opportunities) e minacce (Threats) in relazione ai concorrenti diretti e al mercato. Analizzato il mercato e compreso l’ambito in cui si vuole operare, l’imprenditore definisce lo scopo dell’azienda e, pertanto, la sua mission. Sulla base di ciò costruirà la propria strategia. Non bisogna limitarsi a indicare il modo di produzione dei beni da vendere o dei servizi da erogare ma occorre rappresentarne l’utilità una volta introdotti sul mercato. In questo modo si delinea il loro valore aggiunto rispetto ai competitor.
Ogni attività, decisione e soluzione presa all’interno dell’impresa deve essere in linea con la strategia adottata e gli obiettivi prefissati. Gli obiettivi devono essere specifici, misurabili, raggiungibili e pertinenti al core business. Gli obiettivi sono ciò che l’imprenditore vuole raggiungere; la strategia indica il modo attraverso il quale si possono raggiungere.
Per ogni prodotto e servizio si distinguono quattro fasi su cui tarare i propri obiettivi e modulare la strategia:
1. introduzione: il prodotto viene inserito per la prima volta sul mercato, che reagisce lentamente. Le vendite saranno limitate e con tassi di sviluppo modesti. Gli investimenti sono sostenuti e, pertanto, i prezzi di vendita piuttosto alti. La concorrenza è bassa;
2. sviluppo: il prodotto comincia a essere riconosciuto. Le vendite accelerano e i concorrenti aumentano. I prezzi continuano a rimanere alti e i margini di guadagno si ampliano;
3. maturità: il prodotto comincia a rallentare, il mercato è saturo e le vendite sono limitate ai soli riacquisti. Il prezzo si abbassa per ampliare la platea dei consumatori;
4. declino: le vendite si contraggono poiché i consumatori si aspettano una nuova versione del prodotto esistente, la concorrenza è altissima e i prezzi scendono.
Nell’ambito della pianificazione, infine, uno dei pilastri è il budget delle risorse necessarie ad attuare le azioni pianificate: economico prima (con cui vengono messi a confronto i costi presunti e i ricavi conseguibili) e finanziario poi (a confronto le entrate e le uscite di cassa)