Quando si crea un logo, si ha a che fare con diversi elementi del logo stesso come il pittogramma il logotipo. Elementi che possono generare confusione nel considerare l’uno o l’altro parlando del logo, ma di certo non sono sinonimi.
Scegliere un logo: qual è la differenza tra pittogramma e logotipo?
In termini molto semplici: il segno grafico è il pittogramma, la “scritta” il logotipo.
Cos’è un pittogramma?
Da un punto di vista strettamente tecnico il “pittogramma” è un “disegno o simbolo stilizzato in uno o più colori, caratterizzato da semplicità, riconoscibilità, immediatezza, convenzionalmente assunto come segnale”. È, in sostanza, il segno grafico distintivo. È la mela di Apple, è il baffo Nike, la panda del WWF, e così via…
Quando utilizzato, il pittogramma contribuisce a trasmettere in un lampo i valori che identificano l’azienda, il prodotto o il servizio. Deve quindi essere estremamente funzionale, preciso e distintivo.
Cos’è un logotipo?
Il logotipo, come anticipato è la parte testuale di un logo, la “scritta”! Da definizione tecnica il logotipo: è la “sigla, nome o titolo di particolare forma grafica, che come simbolo identifica un ente, un’azienda, un prodotto”.
Inizialmente la stessa parola “logo” era l’abbreviazione di “logotipo”. Molti ritengono che sia ancora così. Ma ormai un logo è molto di più di un semplice logotipo.
Fino a non molto tempo fa, infatti, non esisteva il concetto moderno di logo e la maggior parte dei loghi erano solamente delle scritte. Scritte come insegne di negozi, scritte stampate su libri o manifesti e prodotti:
Dopo la Seconda Rivoluzione Industriale, con l’avvento del design, però, le cose cambiarono e i loghi iniziarono ad essere qualcosa di diverso. Tra i primi esempi di questo cambiamento, il lavoro di immagine coordinata dell’AEG, progettata da Peter Behrens tra il 1908 e il 1912:
Si stava arrivando al concetto moderno di “logo”: un elemento di immagine distintivo che poteva comprendere sia logotipo che pittogramma. Oppure solo il logotipo. O anche solo il pittogramma (molto raramente). Insomma, la parola “logo” è ormai un concetto ben più ampio di quello che aveva nel passato.
Non sempre un logo ha bisogno di un pittogramma
Per quanto moltissimi brand famosi vengano oggi identificati principalmente grazie al loro pittogramma, non tutte le imprese hanno bisogno di un logo con un pittogramma. Esistono moltissimi casi famosi di loghi composti dal solo logotipo.
Qualche esempio? Coca-Cola, Facebook, Google. Ma anche la maggior parte dei loghi dei quotidiani, dei giornali, dei film, dei fumetti e di quasi tutti i prodotti di consumo o di vendita al dettaglio.
Nessuno di questi loghi ha un pittogramma. In realtà, anzi, la maggior parte dei loghi NON ha un pittogramma. Ma quando si va a creare un logo per un’azienda, che quindi non ha bisogno solo di un “nome scritto in modo attraente” ma di un’immagine coordinata completa e flessibile, allora in quel caso è giusto considerare la creazione di un pittogramma.
Come decidere se avere un pittogramma nel logo?
Cercando di comprendere le necessità del cliente e del progetto. Ad esempio: per un’azienda che fa molte cose diverse, può essere dannoso avere un pittogramma che limita l’applicazione del logo a diversi business.
L’importanza del logotipo
All’interno di un logo un pittogramma può anche non esserci, il logotipo, invece, ci deve essere sempre. Non esiste nessuna azienda che non abbia anche (o solo) un logotipo con il nome dell’azienda o del prodotto. Anche i brand famosi principalmente per il loro pittogramma, hanno il logotipo.
Proprio per questo la scelta di un font è così importante per un logo. Il logotipo è infatti importante sia per grandi aziende già note, sia per piccole realtà che vogliono diffondere il proprio nome.